venerdì 13 dicembre 2013

Prendiamoci un'ora per riflettere; anoressia e bulimia

Ho circa tre post iniziati e lasciati nelle bozze per mancanza di tempo. Dovrei finire quelli ma non ce la faccio, sento il bisogno di scrivere e far sapere.

L'argomento è chiaro, ma come sono arrivata a decidere di scriverlo? Ora racconto.

Puramente cazzeggiand io e Ale (bene, l'ho citato di nuovo, ora si sentirà una vera star) facevamo delle ricerche su internet giusto per vedere che cosa veniva fuori automaticamente. Precisamente: scrivendo (così, a caso) "come fare per", il primo risultato uscito diceva "come fare per non mangiare". Ora cercate di capire lo stupore. Incuriositi andiamo a vedere e ci esce fuori un blog, proprio come questo, dedicato a consigli per le persone anoressiche. Non per guarire, ma per diventarlo.

Ne conoscevo l'esistenza, ma ritrovarselo davanti è stato uno shock. Più tardi da sola a casa mia mi sono messa a leggere tutto attentamente, le risposte dalle persone pro e contro il blog in questione, le varie utenti e i blog di queste utenti. E si arriva in un mondo completamente diverso, complesso, di cui sentirne parlare è una cosa, entrarci a dare un'occhiata dal vivo è completamente un'altra.

Direi che il mio venerdì sera a giocare a Oblivion è saltato, ma non posso farne a meno.
Nel primo blog che ho visitato (non voglio fare nessun nome o titolo per rispetto, né ora né più avanti nel post, anche se non è poi così difficile trovare tutto ciò) ho letto di consigli disumani per combattere la fame e dimagrire, come darsi pugni nello stomaco, fare docce nel ghiaccio per consumare calorie, mangiare non più di 400 calorie al giorno, bere litri di acqua, legarsi elastici al polso, mentire, mentire, mentire. Agli altri, ma inconsciamente ingannare se stessi.
Le risposte al post erano varie: chi ringraziava, chi insultava, chi pregava di smettere parlando per esperienza.
Addirittura un ragazzo che diceva: "mi piacciono le magre. Quando lo diventate chiamatemi." Costui è fortunato ad essere nascosto da un nickname, altrimenti si sarebbe ritrovato un'orda indemoniata di ragazze e donne ad aspettarlo sotto casa per regalargli un ematoma o due. Già, oggi per la prima volta ho stramaledetto la privacy, placando il prurito alle mani con dei respiri profondi. No, non sono un'istigatrice alla violenza, ma certe cose fanno partire un embolo.

lunedì 9 dicembre 2013

Un pomeriggio di coccole, mancata ispirazione e... degli orecchini a forma di cupcake!

Il mio primo post finalmente! Ci voleva proprio, che mi seguano due, dieci, mille o zero persone poco importa; si parte sempre dal basso! E inaugurare il blog con questo inizio mi rende particolarmente motivata.

Ieri pomeriggio sono uscita col mio ragazzo. La giornata era nebbiosa e il freddo era ospite sgradito per le mie ossa, ma nulla avrebbe potuto distogliermi dal mio intento; andare a curiosare al mercatino delle arti e mestieri organizzato nel mio comune.
E' d'obbligo ora dire che io impazzisco totalmente per ogni genere di prodotto creativo e artigianale, davanti a questo spettacolo di colori, materiali e forme varie, divento una bambina allegra e sgambettante che batte le mani e tira la manica del cappotto della mamma dicendo "lo voglio lo voglio!".
Avrei comprato di tutto: un cappellino di lana fatto all'uncinetto (anche se per queste cose ho già mia nonna che ogni anno me ne sforna uno con tanto amore!), un set di tovaglia e presine natalizie, contenitori per pasta ideali per la mamma (che già ne ha mille, sì... ma non decorati col pupazzo di neve sul tappo!), pupazzetti di stoffa e perline e tanti altri oggettini che deliziavano le mie pupille.

Ho portato anche la macchina fotografica, la mia povera Nikon Coolpix L18, regalatami circa sei anni fa... risoluzione vergognosa, ma è stata la mia fedele compagna per tanto tempo e le voglio bene... l'avevo rinominata Carla se non sbaglio... o Franca? Perdonami oh mia vecchia amica da 8 megapixel!
Il mio intento era fotografare ogni cosa alla ricerca di ispirazione -visto che ultimamente mi sento un po' fiacca di creatività- per formare un moodboard... un po' alla Camilla Store!

Ma non credete a Fiore Manni; solo a lei permettono di fotografare vetrine e bancarelle! Delusa dal permesso di foto negatomi e dall'aria gelida che faceva crudelmente sembrare la mia french manicure coperta da un velo di smalto lilla ho riposto Franca (appena ribattezzata tale) in tasca e poi l'ho vista...
Una bancarella di accessori in fimo! Spalancando gli occhi e correndovi incontro trascinando il mio povero e ignaro boyfriend vittima incontrastata delle mie angherie, non potevo che restare incantata da quello che vedevo: orecchini, collane, anelli, bracciali, tutti fatti di perle colorate e ciondoli adorabili. La venditrice ci teneva a mostrarmi anche le ultime cose che le restavano citandomi marche da gioielleria che in questo momento non ricordo, anzi credo di non averla nemmeno ascoltata... Insomma, sono davanti ad accessori creati in fimo! Protagonisti erano dolcetti e frutti vari, per una golosa come me poi, irresistibili!
Era pericoloso soffermarsi troppo lì dal momento che se me ne innamoravo era la fine poiché, essendo a secco corto di denaro non potevo comprarli, ma era tardi per darsela a gambe. Facevo mille domande alla signora che li vendeva e che prima ancora li aveva fatti con le sue mani (tant'è che ero tentata dal chiederle di insegnarmi e crearli con lei per venderli, ma la vergogna era troppa). Li maneggiavo con una cura che si riserva al cristallo e li guardavo con occhi lucidi, non so se da commossa o da invasata, magari entrambi... Intenerito dai miei occhi da cucciolo che non volevano chiedere alla fine Alessio mi ha comprato un paio di orecchini stupendi a forma di cupcake e un anello sfarzoso. Addirittura la signora della bancarella mi ha regalato un altro anello, a forma di biscotto!